Metri d’amore

Il filo che lega il tempo e lo spazio. Il filo che come un orologio scandisce la durata e le quantità (i titoli delle opere ne sono esemplari: “9,5 mt d’amore”, “2 mt d’amore”).

Con questi lavori si analizzano vari aspetti della vita quotidiana, un gesto ripetitivo che porta via la sua mente dai pensieri giornalieri, un gesto antico che si perderà nel tempo.

L’ancestralità del cucito, legato alla poetica del mito: da Penelope che durante la notte scuce la tela che aveva costruito durante il giorno, alla sua bisnonna che al calar del sole scuciva il colletto dell’unico abito che aveva e ne cuciva un altro diverso per dare l’impressione di avere un abito nuovo.

Questo lavoro è un percorso emozionale tramite i fili, visti proprio come vasi sanguigni che conducono verso il cuore pulsante di ognuno di noi, il fulcro di ogni questione: onorare il tempo, i ricordi e la meravigliosa fragilità che fa di noi degli esseri umani.

The thread that connects time and space. The thread that, like a clock, marks duration and quantities (as exemplified by the titles of the works: “9.5 meters of love,” “2 meters of love,” etc.).
Through these works, various aspects of daily life are explored: a repetitive gesture that frees the mind from the burdens of everyday thoughts, an ancient action destined to fade away with time.

The ancestral nature of sewing, tied to the poetics of myth: from Penelope, who unraveled by night the fabric she had woven during the day, to the artist’s great-grandmother, who, as dusk fell, would unpick the collar of her only dress and sew a new one to give the impression of wearing a different garment.

This work is an emotional journey through threads, seen as veins carrying life to the beating heart within each of us, the core of every matter: honoring time, memories, and the exquisite fragility that defines us as human beings.