UNA VISIONE OLTRE
Museo Archeologico, Adria (Ro)
Circle
La performance indaga l’assenza di confini e il concetto di non luogo, ambiente che sempre più si viene a creare nell’era contemporanea: conviviamo quotidianamente in spazi virtuali e la libertà che ci viene concessa è apparentemente illimitata. Più grande è l’effimero senso di onnipotenza che sentiamo nelle nostre mani, più piccoli, ristretti e controllati sono invece i nostri reali confini.
All’interno di questa perlustrazione (macrocosmo) ecco l’indispensabile necessità di prendersi cura di noi stessi (microcosmo). Gestualità essenziali per sopravvivere in un’era senza più delimitazioni.
The performance explores the absence of boundaries and the concept of non-place, an environment that is increasingly being created in the contemporary era: we coexist daily in virtual spaces, and the freedom granted to us seems almost unlimited.
The greater the ephemeral sense of omnipotence we feel in our hands, the smaller, more restricted, and controlled our actual boundaries are. Within this exploration (macrocosm), there emerges the essential need to take care of ourselves (microcosm). Essential gestures for surviving in an era without any clear limitations.